venerdì 16 gennaio 2009

Jackendoff su Lakoff

Da un po' di tempo sto studiando Foundations of Language di Jackendoff (2002). Il libro in sé è una sintesi interessante di quel che possiamo dire sul funzionamento del linguaggio; al momento però mi interessa soprattutto la parte che riguarda i modi di elaborazione delle metafore.

Il giudizio finale di Jackendoff sulla teoria di Lakoff e Johnson è il solito giudizio di buon senso, in stile Pinker: "Lakoff and Johnson's insight about the pervasiveness of metaphor still stands, if in a more limited fashion" (p. 359). La giustificazione di questo "more limited fashion" è data a p. 358. Il senso comune del termine metafora, spiega Jackendoff, è legato alle metafore creative. Gli esempi di Lakoff e Johnson riflettono invece una cosa diversa, cioè "a set of precise abstract underlying conceptual patterns that can be applied to many different semantic fields". Jackoff crede molto a questi "patterns", e in effetti buona parte del libro è dedicata alla loro esplorazione.

Tuttavia la contrapposizione tra questo modo di vedere le cose e quello di Lakoff e Johnson è molto ridotta. Le differenze di base sono date dal fatto che Jackendoff: 1. non chiama i prodotti dei suoi "patterns" metafore (e vabbè); 2. classifica meglio i "patterns", riconducendoli in modo più rigoroso ai meccanismi di elaborazione e creazione dei concetti. In sostanza, è una critica tutt'altro che radicale, visto che non discute i dettagli dell'impostazione di L&J ma solo il suo nucleo di base... che, a questo livello di approfondimento, ha senz'altro un certo grado di validità.

Da questo punto di vista, la critica fornita da Pinker in The stuff of thought è molto più approfondita e rigorosa perché l'ipotesi di L&J viene discussa nei dettagli. Dato per scontato a questo punto che il discorso di L&J sia eccessivamente baldanzoso, rimane il dubbio di vedere quanto siano identificabili e vincolanti i "patterns" sottostanti al linguaggio. Gli ultimi vent'anni di riflessione hanno fornito un po' di indicazioni interessanti da questo punto di vista, e il libro di Jackendoff sintetizza appunto alcune cose interessanti... ne parlerò in uno dei prossimi post.

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