lunedì 8 febbraio 2010

Nel cimitero di Agra


Oggi ho fatto la mia prima presentazione, parlando di Manucci. Ieri pero' era una giornata praticamente libera e ne ho approfittato per un classico del turismo indiano: la visita ad Agra.

Obiettivo principale era naturalmente il Taj Mahal. E, si', e' vero: dal vivo e' impressionante quanto in fotografia, anzi, decisamente di piu' (soprattutto dalla distanza a cui si fanno le foto classiche).

Prima del Taj Mahal, pero', sono andato a fare una visita a un monumento molto meno noto: il cimitero cattolico di Agra. Piccolo, circondato da mura, e' collocato vicino alla caotica Bypass Road (meno caotica del resto di Agra, comunque). Il cimitero e' ancora in uso, ma soprattutto conserva numerose tombe di inizio Seicento, epoca in cui e' stato fondato. Gran parte delle tombe sono antiche sono di appartenenti alla comunita' armena, quindi non sono riuscito a leggere nemmeno le iscrizioni; pero' ci sono anche quelle di molti italiani, a cominciare da Girolamo Veroneo e Bernardino Maffi. Quest'ultimo, medico veneziano per i Mogol, morto nel 1628, e' un po' il precursore di Manucci. Ma ci sono anche numerose conoscenze di Manucci stesso, a cominciare da Heinrich Roth, seppellito in una cappella dei cappuccini - assieme a diversi italiani, incluso un lucchese di cui non avevo mai sentito parlare.

Il cimitero era praticamente vuoto, a parte un paio di personaggi vicino all'entrata, stesi al sole a dormire in mezzo alle tombe. A un certo punto ho incontrato pero' una signora indiana, molto gentile, che stava facendo da guida a un'amica canadese. Le ho parlato un po' di Manucci e lei ha inquadrato immediatamente il nome: "Ah, certo... ma lei deve parlare allora con un mio amico a Delhi che sta scrivendo un libro su Dara Shikoh!" In Italia il nome di Manucci non e' noto nemmeno agli specialisti, e la differenza colpisce.

Comunque alla fine la gentile signora indiana ha perfino scattato qualche foto a me e alla visitatrice canadese, dicendo che pensava di scrivere un articolo per un giornale locale, per mostrare che c'e' ancora gente che viene al cimitero cattolico a cercare le tombe di qualche parente, o a fare ricerche storiche...

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