Sul sito Treccani.it è uscito un nuovo Speciale curato da Silverio Novelli: Storia di un e-taliano. Dal PC a WhatsApp. Come il titolo fa intuire, l’argomento affrontato è l’italiano della comunicazione elettronica visto in prospettiva storica. Già, dato che ormai sono passati trent’anni dalla diffusione degli strumenti informatici. Tempo per un bilancio.
L’inquadramento è fornito da Gino Roncaglia, che parla di Testi, media e linguaggi nel mondo digitale. L’osservazione centrale del contributo è l’importanza accresciuta della multicodicalità, cioè “le nuove forme di integrazione fra uso della lingua e altri codici comunicativi”.
Poi, andando in ordine cronologico, c’è il mio contributo sull’impatto linguistico di Videoscrittura e passaggio al digitale (1985-1995). Qui, anche con rinvii ai lavori di Domenico Fiormonte e Matthew G. Kirschenbaum, presento la mia versione scettica dei fatti: “l’avvento del computer non ha avuto alcun effetto verificabile sulla lingua”.
A questo segue un contributo di Massimo Prada su La posta elettronica e gli SMS (1995-2005), dedicato a illustrare la multicanalità e la flessibilità degli strumenti.
Infine, Stefania Spina presenta un profilo di alta qualità de L’era dei social network (2005-2015). Il nucleo dell’esposizione è rivolto alla “lingua aumentata”, in cui ogni enunciato, tra l’altro, è messo in stretto rapporto con tutta una rete di altri testi.
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