mercoledì 19 settembre 2012

Transmongolica

Tutto sommato il viaggio da Mosca a Ulaanbaatar è volato: i giorni sono cinque, ma quelli passati interamente sul treno sono stati solo tre, mentre da Mosca si parte alle 21.35 del primo giorno e a Ulaanbaatar si arriva alle 6.30 del quinto giorno.
 
A me è andato tutto splendidamente. Certo, la carrozza ristorante ha chiuso i battenti con un giorno di anticipo (forse avevano finito le scorte, o forse non avevano più voglia di cucinare), ma io mi ero previdentemente attrezzato con i famosi spaghettini cinesi che si cuociono semplicemente riempiendo di acqua bollente la loro ciotolina. Nutrimento fondamentale per chi viaggia su quella linea, visto che l’acqua bollente è disponibile in permanenza. Qualcosa in più, ma non molto, si riesce a raccattare ai banchetti sul marciapiede delle stazioni, oppure dalle venditrici irregolari che arrivano apposta:
 

Il viaggio in sé è andato benissimo: nel mio compartimento, dopo il primo giorno, c’era solo una coppia di ragazzi svedesi diretti anche loro a Pechino via Ulaanbaatar. Ho anche conosciuto un po’ di persone interessanti, tipo un mongolo buriate che, appena ha saputo che ero italiano, si è messo a parlarmi (in russo) di Gianni Rodari e di Cipollino:
 
Poi, viaggiando, c’è la possibilità di vedere l’alba sul lago Bajkal...
 
Il secondo giorno di viaggio è stato steppa. Il terzo, taiga. Il quarto, fino al confine con la Mongolia, territorio russo ma paesaggio già mongolo, e bellissimo. A parte l'occasionale ciminiera:


Domattina alle 6.30, partenza da Ulaanbaatar per Pechino. Si replica, ma stavolta si scende dopo una sola notte!
 

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