L’anno scorso, un ordine fatto da tempo mi è arrivato in uno dei periodi peggiori dell’isolamento: una copia usata e un po’ ammaccata del libro fotografico On reading di Steve McCurry. Un libro meraviglioso, che consiglio caldamente a tutti.
Il tema delle fotografie del libro è ben definito: esseri umani impegnati nella lettura (solo in un caso, a p. 1, nell’inquadratura non ci sono esseri umani). Tuttavia, i soggetti spaziano su entrambi i sessi e tutta la gamma possibile di età, e soprattutto provengono da una varietà di contesti culturali, spesso ben poco familiari al pubblico occidentale. I lettori fotografati includono quindi, accanto a turisti e venditori italiani, ragazzi che si appoggiano ad elefanti in Thailandia, monaci tibetani, scolari africani, e così via, per decine e decine di variazioni. Solo in tre casi (pagine 41, 73, 107) le immagini mostrano qualcosa che non è lettura vera e propria: due bambini che si arrampicano su statue che impugnano un libro o un giornale, una ragazza che stringe al petto libri o quaderni. Se qualcuno è interessato a un campionamento ampio, lo trova per esempio in un bell’articolo sul sito della BBC.
On reading è stato pubblicato nel 2016, ma le foto risalgono spesso, evidentemente, a molti anni prima (anche se le didascalie indicano solo il luogo in cui sono state scattate, e non la data). In ogni caso, non compaiono mai dispositivi elettronici: solo in un caso (p. 83) si vede un lettore impegnato con qualcosa che non si riesce a identificare ma che potrebbe anche essere un tablet. Non ci sono nemmeno iscrizioni su pietra, o scritte dipinte sui muri: il supporto di lettura è sempre la carta, o qualcosa di molto simile.
In questo senso, il libro è una selezione parziale: nella realtà, non tutta la lettura avviene, né avveniva, su carta. E non tutta la lettura è individuale, e scollegata dalla scrittura, come quella che si vede nella maggioranza di queste immagini. Alcune delle immagini danno l’idea di essere state scattate dopo lunghi accordi con i soggetti, e di sicuro il fotografo ha privilegiato le situazioni in cui la lettura permette di isolarsi dall'ambiente e ritirarsi in un mondo proprio, separandosi anche dalle persone vicine.
Ma anche tenendo conto di questo, i vari modi in cui si concretizza l’idea astratta di lettura sono bellissimi. E, qualche mese fa, poterli ripercorre mi ha aiutato molto a superare giornate complicate.
Steve McCurry, On reading, Londra, Phaidon Press Limited, 2016, ISBN 978-0-7148-7129-5, pp. 140.
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