Ieri sono stato all’Università per Stranieri di Perugia per un incontro con docenti di medie e superiori, ottimamente gestito da Sandra Covino. A dire il vero, a parlare avrebbe dovuto essere Elisa Bianchi: per motivi contingenti ho fatto da rimpiazzo io, e spero di essermela cavata bene nel mio ruolo di sostituto. Palazzo Gallenga, poi, per me è sempre un bel ricordo, perché è legato a un bel periodo di studio passato lì ai Corsi di Lingua italiana contemporanea di fine anni Ottanta (!).
Tema dell’incontro di ieri: testi espositivi e testi disciplinari. La conversazione, per fortuna, è stata molto vivace! Alla fine, in effetti, ho messo da parte quasi tutti i materiali che avevo preparato e siamo stati soprattutto a parlare di esperienze e difficoltà pratiche. Nella parte conclusiva poi abbiamo visto alcuni modi per usare Wikipedia in lingua italiana come strumento di didattica, in particolare per la scrittura di definizioni – esercizio che, anche se con le opportune differenze, può essere presentato agli studenti in tutto il percorso dalle medie all’università.
Peccato solo che il passaggio sia stato così rapido! Come ultimamente mi capita un po’ troppo di frequente, ho avuto solo la possibilità di arrivare, fermarmi per le tre ore dell’incontro e scappare via. Sono riuscito a parlare solo con Pawan e Rakesh, che avevo avuto a lezione a Delhi e che adesso sono a Perugia per un periodo di studio all’Università per Stranieri; e anche con loro sono riuscito a parlare solo perché mi hanno accompagnato, all’uscita, a prendere di corsa il Minimetrò.
Già, il Minimetrò. Un lato positivo del viaggio è stato scoprire il cosiddetto “people mover” di Perugia. Un terribile anglicismo per descrivere una funicolare veloce, dall’aspetto futuristico, che collega tra l’altro la stazione e il centro al prezzo di € 1,5 a tratta e che, avendo partenze ogni due minuti, taglia molto le percorrenze. Ai tempi miei, se ben ricordo, la tratta dalla stazione a Palazzo Gallenga richiedeva quasi un’ora. Con il Minimetrò sono arrivato al binario in meno di venticinque minuti. Un sistema simile è adesso in progettazione qui a Pisa: sono ancora un po’ scettico sulla sua funzionalità in pianura e in una zona già ben collegata, ma quella di Perugia è stata un’esperienza molto positiva.
Per il resto, una volta tanto le coincidenze di Trenitalia hanno funzionato perfettamente, e il viaggio in sé, in buona parte su regionali, è stato a sua volta un gradito ritorno agli economici mezzi di trasporto che preferisco. Molto meglio dell’Alta velocità! Particolare nota di merito va al bar della stazione di Perugia, che, in un contesto d’annata, fornisce due tranci di discreta pizza, una Peroni piccola alla spina e un caffè al prezzo complessivo di € 5; e mi spiace solo, al ritorno, di essermi scordato di prendere una china calda alla stazione di Terontola…
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