Oggi ho iniziato anche il corso di Linguaggio del web (per ora, solo il venerdì, ma più avanti passeremo a due lezioni settimanali). Rispetto agli anni scorsi, il tema stavolta è più di confine, dal punto di vista della linguistica: il remix in quanto attività "tipica" (si dice) della cultura digitale. Se tutto va secondo il programma arriveremo a inquadrare i meccanismi del remix dopo aver parlato di originalità e riuso nel linguaggio, diritto d'autore, storia della proprietà intellettuale e argomenti collegati.
Eterea discussione teorica? Per partire con il piede giusto, senza sopravvalutare le potenzialità del remix, ho proiettato qualche video da YouTube. Una selezione di parodie con Hitler riprese dalla Caduta, per esempio; ma anche un paio di cose molto divertenti del Nido del Cuculo. La più presentabile, tanto per dare un'idea, era questa:
E questo è ancora niente. A metà lezione c'era l'ascolto di due minuti di Emilia paranoica (remiscelata), direttamente da Affinità - divergenze fra il compagno Togliatti e noi. Sì, i saggi di Lessig che andremo a leggere più avanti presentano un'argomentazione un po' più articolata, ma come genialità pura, difficile fare di meglio...
Come si traduce broligarchy?
-
Un neologismo usato in associazione alla futura presidenza Trump che
risulta poco trasparente senza alcune informazioni aggiuntive.
4 giorni fa
Nessun commento:
Posta un commento