Molte cose di oggi dipendono da eventi puramente casuali del passato. La nostra tecnologia informatica è uno di questi? Cioè, gli strumenti che usiamo per comunicare, dal computer con tastiera fino al mouse, erano scelte obbligate? O solo una possibilità tra tante?
Bootstrapping di Thierry Bardini è un libro che fornisce la risposta a un buon numero di queste domande. Dal punto di vista storico, è un libro su (come dice il sottotitolo) "Douglas Engelbart, Coevolution, and the Origins of Personal Computing". Ma le invenzioni di Engelbart, nome oggi praticamente sconosciuto, sono fondamentali. La sua "Madre di tutte le demo", nel 1968, presentò al pubblico in un colpo solo il mouse, gli ipertesti, la videoscrittura e la videoconferenza.
Le tecnologie attuali non erano le uniche prese in esame da Engelbart. Per esempio, una delle sue idee di base era stata quella di integrare l'interazione tramite mouse con quella tramite una tastiera ridotta a cinque tasti: una "tastiera ad accordi" (chord keyboard) che permetteva di scrivere rapidamente usando una mano sola, mentre l'altra operava. Oppure il mouse da ginocchio...
SuperBum! Marchionimi in libertà
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Un nome di carta igienica scoppiettante ma con potenziali effetti
indesiderati (e altri spunti linguistici)
5 giorni fa
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