
Landes è stato un po' messo in ombra dal successo di Jared Diamond, ma la sua concentrazione sui dati economici è interessante - specie di questi tempi. La geografia non è messa in ombra, ma Landes le dà un ruolo ragionevole, in contrapposizione per esempio a ciò che ha fatto Diamond in Collapse - libro stimolante ma che arriva a conclusioni chiaramente sbagliate.
Alla fine, la sostanza è che finora hanno funzionato nazioni che integrano stato e mercato (anche se Landes è propenso a glissare sul primo termine, ne riconosce il ruolo fondamentale; il rapporto è particolarmente evidente nei periodi in cui riaffiora il protezionismo). E in sostanza, per far diventare ricca una nazione...
... what counts is work, thrift, honesty, patience, tenacity (p. 523). The one lesson that emerges is the need to keep trying. No miracles. No perfection. No millennium. No apocalypse. We must cultivate a skeptical faith, avoid dogma, listen and watch well, try to clarify and define ends, the better to choose means (p. 524).
E su queste riflessioni la cavalcata si chiude. La cultura sembra il punto chiave, e a parità di condizioni ho il sospetto che Landes abbia ragione. Certo, in molti punti il libro è scritto in tono ironico, e la battuta nasconde a volte errori nel racconto dei fatti... ma l'impostazione generale mi sembra solida.
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