Una teoria del linguaggio serve relativamente a poco senza una teoria della mente.
Pinker ha scritto un libro piuttosto eterogeneo su questo argomento. Le cinquecentosessantaquattro pagine di testo sono divise in otto capitoli:
1. Standard equipment: la mente funziona a moduli
2. Thinking machines: simboli elaborati meccanicamente
3. Revenge of the nerds: l'evoluzione e il rapporto con la mente
4. The mind's eye: la vista (e le icone del computer)
5. Good ideas: entità astratte e matematica
6. Hotheads: emozioni
7. Family values: riproduzione e violenza
8. The meaning of life: musica e arte
Sembra una costellazione di argomenti diversi... e in effetti lo è! Pinker ha trattato alcuni gruppi di funzioni mentali e qualche tratto complessivo (nei primi capitoli). La selezione è molto arbitraria. Perché per esempio trattare la vista e non l'udito? O le emozioni, ma non la memoria?
Comunque, una lettura affascinante e con diversi spunti utili. Anche se non è proprio una completa teoria del modo in cui funziona la mente.
Come si traduce broligarchy?
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Un neologismo usato in associazione alla futura presidenza Trump che
risulta poco trasparente senza alcune informazioni aggiuntive.
5 giorni fa
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