martedì 3 febbraio 2009

Darnton e Google


Prima dell'inizio dei corsi, tra una tesi e l'altra, ho un po' di tempo per fare le letture e schedature necessarie per le mie ricerche sul linguaggio del web. In questo periodo sto quindi accumulando un bel po' di letture ad hoc... e anche qualcosa sui margini.

Per esempio, ho scoperto che di recente la New York Review of Books ha pubblicato un bell'articolo di Robert Darnton su Google & the future of books. Per gli addetti ai lavori Darnton è un nome che non ha bisogno di presentazioni: ha studiato il commercio librario nell'età dell'Illuminismo, mostrando tra le altre cose come l'Encyclopèdie di Diderot fosse anche un grosso affare dal punto di vista economico. Anche in questo articolo compaiono del resto evocazioni da applausi a scena aperta:

"The eighteenth century imagined the Republic of Letters as a realm with no police, no boundaries, and no inequalities other than those determined by talent. Anyone could join it by exercising the two main attributes of citizenship, writing and reading. Writers formulated ideas, and readers judged them. Thanks to the power of the printed word, the judgments spread in widening circles, and the strongest arguments won."
Però, soprattutto, l'articolo è un intelligente bilancio delle possibilità e dei rischi collegati al recente accordo tra Google Books e un gruppo di autori e detentori di diritti. L'accordo è complesso, ma nella ricostruzione di Darnton

"... the class action character of the settlement makes Google invulnerable to competition. Most book authors and publishers who own US copyrights are automatically covered by the settlement. They can opt out of it; but whatever they do, no new digitizing enterprise can get off the ground without winning their assent one by one, a practical impossibility, or without becoming mired down in another class action suit. If approved by the court—a process that could take as much as two years—the settlement will give Google control over the digitizing of virtually all books covered by copyright in the United States."

Dietro ci sono possibilità e rischi. Penso che chiunque abbia usato Google Books si sia trovato di fronte a entrambi... da un lato la soddisfazione di scoprire che quello che ti interessa è all'interno di un libro specifico, e che senza Google non l'avresti mai trovato. Dall'altro la frustrazione di scoprire che non puoi accedere al contenuto, non perché ci siano problemi tecnici ma a causa della protezione dei diritti; e che la copia "legittima" più vicina è inaccessibile.

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