Ecco un libro che non ha (quasi) nulla a che fare con il linguaggio e con il web, ma che mi è piaciuto molto - come del resto tutti gli altri lavori di Dalrymple.
From the Holy Mountain racconta un viaggio attraverso le comunità cristiane del Medio oriente, compiuto nel 1994 sulle tracce del Pratum spirituale scritto da Giovanni Mosco agli inizi del VII secolo, subito prima dell'arrivo degli arabi. Niente da dire: Dalrymple è molto bravo a mettere in risalto la continuità storica e le eredità millenarie. Pazienza se ogni tanto si lascia prendere la mano dalla soddisfazione di ritrovare dal gusto per i contrasti, come in questo frammento del dialogo con un frate ortodosso nel monastero di Mar Saba, con vista sulla valle del giudizio universale:
See down there at the bottom? The river? Nowadays it's just the sewage from Jerusalem. But on Judgement Day that's where the River of Blood is going to flow. It's going to be full of Freemasons, whores and heretics: Protestants, Schismatics, Jews, Catholics... More ouzo?
Comunque Dalrymple fa venire voglia anche a un ateo come me di trasferirsi nel deserto a salmodiare in qualche cella... anche in mezzo alla descrizione delle persecuzioni a cui i cristiani mediorientali sono stati sottoposti (un po' da tutti) nel corso dell'ultimo secolo. È un'altra pagina di storia che si sta chiudendo, in nome degli stati nazionali e del monoculturalismo.
Come si traduce broligarchy?
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Un neologismo usato in associazione alla futura presidenza Trump che
risulta poco trasparente senza alcune informazioni aggiuntive.
4 giorni fa
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