lunedì 12 ottobre 2009

Perché non comprerò (subito) un Kindle

La notizia ha avuto ampia diffusione: dal 19 ottobre Amazon distribuirà anche in Italia (e in buona parte del mondo) i Kindle, che finora erano limitati al mercato americano.

Il meccanismo di funzionamento è semplice. Si pagano 279 $, si riceve un Kindle dotato di autonoma scheda telefonica 3G, e da quel momento in poi si può cominciare a comprare libri. O, come dice Jeff Bezos, avere accesso ovunque a un qualunque libro in sessanta secondi.

Non male, in effetti.

Allora, però, perché non comprarne uno?

Ragione 1: finanziaria. Duecentosettantanove dollari più spese di spedizione più diritti doganali fanno, secondo le stime di Amazon, 371,98 $, che sono un bel po' di soldi (250 € al cambio attuale). Il tutto per un oggetto che non è un libro, ma che serve a leggere libri.

Economicamente la cosa ha senso se il prezzo dei libri elettronici è tanto basso da compensare il prezzo dei libri su carta che comprerei nell'arco di vita dell'apparecchio. Stima non tanto facile da fare, visto che compro una discreta quantità di libri inglesi e americani, ma che spesso li compro usati, e che altrettanto spesso il costo maggiore è quello di spedizione. Diciamo, in prima approssimazione, che un libro elettronico mi farebbe risparmiare in media il 50% (ed è una stima alta).

In questo caso, Kindle conviene se, diciamo, in tre anni di vita dell'apparecchio compro 160 € l'anno di libri. Nel 2007, che è stato un anno record, ho speso su Amazon.com 267,34 $, inclusi i costi di spedizione. Sono 179,28 € al cambio attuale, cioè a malapena sopra la soglia indicata.

Poi è vero che qualcos'altro l'ho preso su Amazon.co.uk, ma insomma, il margine di risparmio mi sembra basso - e non tale da spingermi a immobilizzare 250 € nel lettore. Soprattutto visto che...

Ragione 2: ben pochi tra i libri che mi interessano sono disponibili in versione Kindle. Ho fatto il controllo, e nessuno dei libri che sono in attesa in questo momento nel mio carrello su Amazon.com è disponibile in versione Kindle. D'accordo, in formato Kindle ci sono già centinaia di migliaia di titoli... ma io sono un lettore un po' particolare.

Le cose cambieranno di sicuro nei prossimi anni, ma per il momento l'idea di comprare un Kindle per vedere in sessanta secondi i libri che mi interessano non sembra particolarmente sensata.

Ragione 3: se anche trovassi i libri, e mi convenissero, c'è la questione del DRM (= non posso prestarli, o neanche archiviarli in modo sicuro... a differenza dei libri tradizionali). Sì, d'accordo, prima o poi probabilmente anche Amazon si convertirà ai testi senza DRM, come ha fatto iTunes con i brani musicali. Ma quando?

Ragione 4: L'usabilità di questi libri per motivi di studio è ancora scarsa - come è stato ripetuto anche su questo blog. Se dovessi solo comprare romanzi, non avrei dubbi. Ma su altri prodotti sì. E in pratica io compro e leggo per il 90% saggistica.

Insomma, per me l'era del Kindle non è ancora arrivata. Sospetto che non sia lontana, ma non inizierà nel 2009.

2 commenti:

lucadex ha detto...

Ti segnalo questa iniziativa di Google: http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/tecnologia/google-world-1/libreria-2010/libreria-2010.html

Anonimo ha detto...

@Mirko !, è un bidone !, qui arriveranno i fondi di magazzino insomma tutto quello che non hanno piazzato negli States / la lettura su uno schermo sarà sempre saccadica mai riflessiva. E' un limite del sistema visivo ( ci ho speso molti anni in
ricerca ).

tailbook.com

( non me ne volere ) altrimenti non saprai mai chi sono e questo un pò mi dispiace / stiamo preparando la demo e spero presto il primo tailbook sarà sul mercato.

Il libro cambia il suo sistema operativo e sposa la rete.

Sei forte / detto sinceramente.

Vincenzo

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