Per l’anno nuovo ho fatto un po’ di ordine nella colonna dei blog qui a sinistra. Intanto ho aggiunto gli snippet dei nuovi post: spero che siano un buon modo per dare un’idea dei contenuti!
In secondo luogo, ho fatto un po’ di pulizia, mettendo in parcheggio i blog meno aggiornati (o più lontani dalle mie aree di interesse) e facendo un paio di aggiunte. Innanzitutto ROARS (Return On Academic ReSearch), che in effetti è un prodotto collettivo coordinato da un gruppo di docenti e ricercatori universitari italiani. ROARS ha l’obiettivo di “intervenire in modo credibile e competente in una discussione che abbia per interlocutori coloro che devono gestire il processo di trasformazione dell’università italiana e specialmente le forze politiche che si candidano a governare in futuro il Paese” e centrata sui rapporti tra la ricerca accademica e il resto della società. ROARS fino a oggi ha pubblicato contributi di notevole livello, presentando sia materiale originale sia collegamenti commentati ad altre fonti: di questo genere di pubblicazioni c’è estremo bisogno, e rispetto al chiacchiericcio dei quotidiani siamo decisamente su un altro piano.
Il secondo blog che ho aggiunto è quello di Mike Rose, chiamato semplicemente Mike Rose’s Blog. Rose è un esperto di educazione e soprattutto di ciò che in inglese si chiama literacy e in italiano... beh, non c’è il concetto corrispondente, ma se ne ha un’idea sommando “alfabetizzazione” e “competenze e capacità in lettura e scrittura”. Il blog ripresenta materiali già apparsi su altre pubblicazioni e ha cadenza più o meno mensile. In quanto ai contenuti, Rose è un esperto dell’integrazione tra literacy e attività pratiche, soprattutto in rapporto a quella che negli Stati Uniti è la working class. Molto spesso si tratta di letture affascinanti, che corrispondono molto alle mie esperienze e che dovrebbero far considerare buona parte dei discorsi italiani sul “poverini, mandiamoli a lavorare e non a studiare, per il loro bene” per ciò che sono: idiozie.
Come si traduce broligarchy?
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Un neologismo usato in associazione alla futura presidenza Trump che
risulta poco trasparente senza alcune informazioni aggiuntive.
5 giorni fa
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