Alla fine, sì: ripensandoci, direi che a leggere un libro su un Kindle o su un iPhone con emulatore di Kindle non si ha affatto la sensazione di leggere qualcosa "sotto vetro" - a differenza di quel che accade con il computer. Si ha la sensazione di leggere qualcosa che, beh, si tiene in mano... come in un libro su carta.
Per il resto, i dettagli minimi a volte fanno la differenza. Cliccare sui simboli delle note è molto facile su iPhone, ma tornare dalla nota al testo richiede di solito due tocchi (uno per attivare il menu, uno per cliccare sul tasto "indietro"). Al contrario, cliccare sui simboli delle note è un logorio sul Kindle senza touchscreen, in cui ci si deve muovere con il cursore... ma, una volta arrivati a destinazione, il tasto "back" permette di ritornare al punto di partenza - ed è molto più simpatico da usare rispetto a un libro su carta.
Insomma, al solito, vantaggi e svantaggi. E l'hardware fa la differenza.
Come si traduce broligarchy?
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Un neologismo usato in associazione alla futura presidenza Trump che
risulta poco trasparente senza alcune informazioni aggiuntive.
3 giorni fa
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