Non c’entra molto con il resto del blog… ma qualche settimana fa, alla Biblioteca Comunale di Pisa, sono incappato per caso in un interessante libro illustrato di Piero Ventura, L’uomo a cavallo.
Non è un libro nuovo, perché è stato pubblicato da Mondadori nel 1980 e non è mai stato riedito o ristampato. Rivolto a un pubblico di ragazzi (11-15 anni?), è un vistoso rilegato dalle misure insolite, che all’epoca veniva venduto con custodia. Le pagine, 92 e non numerate, sono infatti larghe 32,5 centimetri e alte 26, e il libro aperto produce uno spettacolare spazio bianco di 65 x 26. Dico “bianco” perché il colore della carta domina su tutto, creando uno sfondo che l’autore sfrutta bene per comporre dettagliatissime scene di massa.
Del suo autore non so quasi nulla. Vedo dalle informazioni disponibili in rete che è nato nel 1938 e vedo anche la sua intensa attività di illustratore di libri per bambini e ragazzi. Nel caso di questo libro comunque si nota anche la sua buona capacità di scrittore divulgativo. L’uomo a cavallo racconta infatti, con competenza, la storia del rapporto tra esseri umani e cavalli dalla preistoria a oggi.
A farlo spiccare in mezzo a prodotti simili ci sono però le illustrazioni. Di taglio molto fumettistico e divulgativo, includono letteralmente centinaia di figurine viste di regola da lontano, da varie angolazioni, e perse in questo sfondo bianco. In alcuni casi il bianco è reale, come nell’illustrazione dedicata alla ritirata di Russia; di regola è invece semplicemente lo sfondo. Ecco un particolare (sic!) di una carica di cavalleria: