Strano, a ripensarci, ma il lavoro di Sutherland è stato per un decennio uno dei modelli più importanti per mostrare come avrebbero lavorato con il computer i cittadini del futuro.
Nel 1968 Licklider e Taylor pubblicarono un profetico intervento sull'interazione uomo-macchina, The Computer as a Communication Device ("Science and Technology", aprile; il saggio è stato ripubblicato in un Research Report della Digital nel 1990 e oggi è disponibile anche come Pdf gratuito). Il testo era accompagnato da numerose vignette di Roland B. Wilson, opportunamente riprese anche nell'edizione moderna, che descrivono bene ciò che gli addetti ai lavori, all'epoca, si aspettavano dal computer.
In una delle vignette (quella in basso qui a sinistra) è mostrato appunto il modello base dell'interazione in stile Sutherland: il personaggio disegna sullo schermo un cuoricino un po' approssimativo e lascia che il computer lo regolarizzi e lo abbellisca. Così come faceva lo Sketchpad di Sutherland per le figure geometriche. Ma per quanto tempo si può tenere il braccio in una posizione del genere? Giusto l'anno prima, Engelbart aveva risolto il problema attraverso il mouse. E, comprensibilmente, oggi quasi nessuno disegna su schermo - tantomeno su schermo verticale.
Ma qualcosa si è perso: l'idea di comunicare attraverso disegni. Oggi il mouse si usa di solito per interagire con il computer, o per fare grafica professionale. La comunicazione con gli altri esseri umani si compie attraverso la tastiera (o il microfono), e le immagini complesse non vengono più "regolarizzate". Con qualche eccezione, peraltro...
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