Decisamente in ritardo, ho letto Wikinomics. Che in sostanza è l'illustrazione, con vari esempi, del concetto per cui non sempre la gelosa custodia delle proprie proprietà intellettuali è la strategia migliore per le aziende. La sezione su Wikipedia è fatta solo di 12 pagine (65-77), ed è un'utile sintesi ma ormai non può più dire nulla di nuovo.
Da notare: alcuni di questi preziosi consigli sono in realtà ben noti da tempo fuori dal mondo di lingua inglese. La descrizione delle aziendine cinesi che a Chongqing producono motociclette (The modular motorcycle gang, pp. 218-224) ricorda molto da vicino quella dei classici distretti industriali italiani.
Insomma, poche novità. E d'altra parte il libro risale al 2006, anche se l'expanded edition è del 2007. Ma devo dire che ritornare su questi concetti è sempre utile, perché ne esce sempre fuori qualche idea nuova, o almeno qualche stimolo nuovo.
Auguri di “buon ponte” al gatto defunto
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Una notiziola dalla provincia italiana con lo zampino dell’inglese
3 giorni fa
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